Inaugurata l’opera di Iena Cruz con una particolare pittura mangia-smog
Di come la Street Art sia diventata una forma di arricchimento al contesto urbano, ne abbiamo già parlato qui.
Ma che la Street Art possa diventare anche utile per l'ambiente, ci hai mai pensato?
È quello che è successo a Roma, in via del Porto Fluviale.
Una delle zone della Capitale già fulcro dell’arte muraria, ha aggiunto alla sua collezione una nuova opera, del tutto fuori dal comune: un murales mangia smog.
Sì, hai capito bene: un’opera in grado di ripulire l’aria dall’inquinamento.
Il murales mangia-smog
Realizzato da Federico Massa (in arte Iena Cruz), Hunting Pollution (letteralmente: caccia all’inquinamento) rappresenta un airone tricolore, una specie in via di estinzione, che cattura la sua preda in un mare inquinato.
Si tratta del murales più grande d’Europa (1000mq di estensione) realizzato con la tecnica AirLite, una speciale pittura eco-sostenibile e mangiasmog, in grado di purificare l’aria: 12 mq di prodotto sono in grado di eliminare l’inquinamento emesso da un’auto in un giorno.
Non solo, la pittura contribuisce anche ad eliminare i cattivi odori, il fumo di sigaretta, e i batteri resistenti agli antibiotici.
Il progetto contro l’inquinamento
Iena Cruz non è nuovo a questo tipo di opere: tra New York, Barcellona e Miami, i suoi dipinti vogliono denunciare i rischi del cambiamento climatico e le conseguenti minacce alla fauna.
L’opera fa parte di un progetto molto più grande, che vuole portare le capitali europee ad avere un ruolo nell’abbattimento dell’inquinamento, in particolare degli ossidi di azoto emessi dalle auto.
Non a caso è stato scelto un punto cruciale della viabilità romana per ospitare il murales contro lo smog, che si caratterizza a tutti gli effetti come il nuovo polmone verde di Roma.